Dieci regole per difendersi dai reati informatici; le hanno messe a punto i Sensei di Zanshin Tech, la prima arte marziale digitale mai creata, che unisce i precetti tradizionali delle arti marziali (non violenza, rispetto dell’altro e delle regole, serena concentrazione, disciplina) con conoscenze tecnologiche tratte dalla cyber security.

Lo Zanshin Tech, nato in Italia, ha un proprio dojo anche a Modena (Zemian Dojo) e ne fanno parte consulenti informatici, esperti in legge, psicologi, educatori.

Anche in questo periodo l’associazione prosegue la propria attività corsistica e formativa. L’esigenza di stilare un decalogo di regole per navigare più sicuri è nata dall’emergenza coronavirus, che ha portato ovunque a un maggiore utilizzo della rete, con conseguente aumento di tentativi di adescamento, truffa, ricatto via web.

Si registra, ad esempio, un numero maggiore di furti e clonazioni di profili social con estromissione dei legittimi proprietari, tentativi d’adescamento di minori, di sexting con estorsione verso gli adulti e minacce all’incolumità fisica personale.

Per difendersi dai fenomeni di aggressione digitale (in due sole settimane i sensei di Zanshin Tech hanno ricevuto una quarantina di richieste di aiuto, cui se ne aggiunge un’altra decina proveniente solo dal Modenese) è importante, infatti, mantenere un atteggiamento vigile e seguire alcune regole. Vediamole insieme:

  1. Ricordare che ciò che avviene nel web può avere ripercussioni sulla vita reale, quindi non si tratta di ‘finzione’
  2. Essere consapevoli della propria identità digitale e averne cura
  3. Diffidare delle mail che offrono con titoli sensazionali informazioni e soluzioni relative; non aprire gli allegati: possono contenere malware
  4. Diffidare dei messaggi a catena che promettono regali o forniture gratuite da parte di aziende, anche conosciute. Può trattarsi di un modo per estorcere dati personali.
  5. Sui social, gestire bene le informazioni sulla nostra vita privata. Se sconosciuti chiedono l’amicizia, verificare gli amici comuni, da quanto tempo sia attivo quel profilo, cosa si intuisca sull’identità della persona che ci ha contattati. Pochi elementi relativi all’identità, foto particolarmente avvenenti sono indicatori di un possibile falso profilo o di tentativi d’adescamento o di ricatto. E’ meglio coinvolgere amici o parenti e valutare insieme se accettare o no l’amicizia.
  6. Se in chat siamo avvicinati da sconosciuti che vogliono entrare in confidenza, richiedono informazioni, foto, o dicono di avere informazioni private che ci riguardano, evitare di proseguire la conversazione e segnalare l’interlocutore. Anche in questo caso coinvolgere amici o parenti e valutare insieme la situazione.
  7. Se si percepisce il rischio di essere bersaglio di malintenzionati, non rispondere.
  8. In caso di ‘attacco’ da parte di qualcuno, non perdere la calma, rimanere il più possibile presenti, respirare a fondo e prendere tempo.
  9. In caso di attacco, non farsi prendere dal panico, ma esaminare bene la situazione prima di assumere decisioni. Occorre imparare a respirare profondamente prima di fare qualunque cosa, riprendere il controllo di se stessi e, soprattutto, chiedere aiuto ad amici, parenti, persone qualificate o alle Forze dell’Ordine. Un’aggressione online non deve mai essere affrontata da soli
  10. Per prevenire eventuali attacchi, scegliere password complesse evitando di riutilizzarle. La casella email e l’internet banking devono sempre avere password diverse e mai utilizzate per altri servizi

Per informazioni sullo Zanshin Tech. info@zemiandojo.it oppure telefonare al 327-4277840. E’ possibile anche consultare la pagina fb dell’associazione.

Cristina Boschini