Zanshin Tech

Lo Zanshin Tech è la prima arte marziale digitale mai creata: fonde gli insegnamenti tradizionali delle arti marziali orientali (non violenza, rispetto dell’altro, serena concentrazione, disciplina) con conoscenze tecnologiche, tratte dal mondo della cyber security, con il preciso scopo di insegnare ai giovani, ma anche agli adulti, a vivere sicuri in rete e a difendersi da fenomeni come cyberbullismo, adescamento ed altre aggressioni digitali.

Zanshin è una parola giapponese che indica lo stato di vigilanza controllata e serena che il maestro di arti marziali deve avere prima durante e dopo un’aggressione: è uno stato in cui si è coscienti di tutto ciò che ci circonda (pericoli e aggressori inclusi) senza per questo cedere alla paura, all’ira o ad altri sentimenti. Lo Zanshin Tech è quindi un percorso di crescita personale che si esplica attraverso lezioni settimanali in un luogo dotato delle attrezzature necessarie per questa pratica (computer, tavoli, sedie). Attraverso l’analisi di casi reali e la loro dissezione nelle singole tecniche di attacco utilizzate dall’aggressore, gli allievi imparano a riconoscere i meccanismi interni del cyberbullismo, dell’adescamento e di molte altre aggressioni digitali come le truffe online ed il cyberstalking, sempre rispettando le Regole del Dojo, la prima delle quali è “Non usare ciò che si impara per fare del male”.
Le lezioni di Zanshin Tech si tengono con cadenza settimanale e durano circa un’ora e mezza. Le classi sono composte da massimo 25 persone, generalmente divise per fascia d’età. Chi pratica Zanshin Tech viene definito Guerriero Digitale ed il suo livello è espresso da un bracciale colorato.

Le regole

I Sensei (i maestri della palestra) fanno quindi ripetere agli allievi le Cinque regole del Dojo:

1. Non attaccare
Non si usa mai ciò che si impara a Zanshin Tech per attaccare

2. Rispetto
Il rispetto si deve a tutti: maestri, compagni e persino al nostro aggressore

3. Ciò che si dice nel dojo resta nel dojo
Se qualcuno vuole raccontare una sua esperienza rispetteremo ciò che ci dice e non lo racconteremo in giro

4. Tre lati una fortezza
Confidiamo sempre nella forza del gruppo

5. Si lascia il dojo come lo si è trovato

Queste regole sono importantissime e formano la base del codice d’onore necessario per ricevere insegnamenti che potrebbero anche essere usati per fare del male.
Si inizia quindi la cura di seguire singolarmente il percorso di crescita di ciascuno.
l’ideale più alto a cui un Guerriero Digitale deve tendere è proprio l’assenza del conflitto.

Il Cyberbullismo è un tipo di aggressione che proprio perché attuabile attraverso i canali della comunicazione digitale si diffonde con rapidità e capillarità manifestandosi in una molteplicità di forme sempre nuove mutevoli. Per poterlo combattere bisogna acquisire la capacità di interpretarlo e leggerlo nelle sue manifestazioni per imparare, prima di tutto, a prevenirlo.
Con i nostri corsi noi intendiamo proporre agli allievi un codice etico e comportamentale per costruire in maniera sana la loro “cittadinanza digitale”, dotandoli però anche di conoscenze atte a proteggerli nel momento del bisogno.